di Alessandra
di Alessandra
Dante stava camminando
per l’inferno quando incontrò una fiammella che era Ulisse e gli raccontò cosa
fece dopo essere tornato a Itaca. Gli disse che ogni giorno rimaneva dentro il
palazzo e raramente usciva però un giorno, mentre stava facendo una
passeggiata, vide un vaso che rappresentava la conquista di Troia. In quel
momento si ricordò della guerra che aveva combattuto, delle sue avventure e del
suo viaggio. Non poteva restare fermo, doveva continuare a viaggiare. Quella
sera aveva intenzione di dire tutto a sua moglie Penelope che all’inizio non la
prese molto bene ma Ulisse riuscì a convincerla dicendo che sarebbe tornato
presto. Dopo aver parlato andò a dormire. La mattina dopo, all’alba, uscì per
andare a preparare la barca. Era quella che aveva usato per tornare dal suo
lungo viaggio. Dopo aver preso delle provviste Ulisse salì sulla barca e
cominciò a navigare. Era quasi pomeriggio quando trovò una capanna. Allora
Ulisse decise di andare a vedere chi abitava lì dentro. Quando entrò nella
capanna vide dei vecchi marinai che avevano viaggiato insieme a lui. Ulisse gli
propose di proseguire il viaggio con lui, loro accettarono e salirono sulla
barca. Ulisse gli raccontò del viaggio che voleva fare: voleva prima passare
dalla maga Circe a prendere una pozione e poi andare dalla ninfa Calipso per
lanciarle la pozione. Cominciarono a navigare per andare dalla maga. Navigarono
per alcuni giorni fino a che non arrivarono. Quando arrivarono dalla maga i
compagni di Ulisse avevano un po’ di paura ad entrare perché alcuni marinai che
stavano con loro erano stati trasformati in maiali, poi si fecero coraggio ed
entrarono. La maga era felice di rivedere Ulisse. Ulisse chiese una pozione per
trasformare le persone in maiali, la maga la prese subito e gli disse di non
farla cadere prima di usarla. Ulisse la ringraziò e tornò sulla nave.
Continuarono a navigare per molto tempo, sia di giorno che di notte anche
quando il mare era in tempesta. Dopo qualche settimana arrivarono all’isola di
Calipso, Ogigia. Era un’isola piccola e silenziosa, piena di vegetazione e
Ulisse se la ricordava bene perché ci aveva passato molti anni. Per fortuna la
ninfa non lo aveva ancora visto. Andò subito ad arrampicarsi su un albero, così
poteva lanciare meglio la pozione. Quando arrivò la ninfa Ulisse lanciò la pozione
prima che lo vedesse, scese dall’ albero, salì sulla sua barca e continuò a
navigare, lasciando la ninfa Calipso in quello stato. Dopo aver navigato per
tanto tempo, Ulisse e i suoi compagni volevano tornare a casa. Si misero in
viaggio, passarono molti giorni e Ulisse non vedeva l’ora di tornare da sua
moglie ma finalmente, dopo una lunga notte in mare, di mattina arrivarono.
Ulisse decise di ospitare nel suo palazzo i compagni che aveva rincontrato nel
viaggio. Quando scesero dalla barca si incamminarono verso il palazzo dove
abitava Ulisse. Una volta entrati Ulisse diede una camera ad ognuno e andò a
salutare sua moglie e suo figlio che furono molto felice di rivederlo.