Esperienze didattiche e raccolta di video, documentari, disegni, articoli di giornale, realizzati a scuola
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venerdì 25 marzo 2022

Gaia. IC A. Manzi

 La mia anima non muore


di Gaia


Se creassi io l’inferno, ci metterei tutte le mie paure e le persone che odio, soprattutto gli omofobi e i razzisti.
Ma ora entrano nel mio inferno.
Entro e la prima cosa che vedo,sotto forma di bolla sono i miei problemi di tutti i giorni quelli che mi circondano la testa di: paranoie, paure e insicurezze.
Vado vicino le bolle e le scoppio tutte
tranne una ormai troppo in alto,ovvero
l’insicurezza: viaggerà con me tutto il tempo,
già me lo sento.
Percorro altri metri  e vedo una farfalla ormai stanca, che cerca di arrivare al suo traguardo e mentre ci è quasi vicina muore .
cerco di rialzarla in tutti i modi con scarsi risultati, perciò continuo il mio cammino.
ad un certo punto la bolla diventa improvvisamente un lupo a stomaco vuoto venire verso me con brutte intenzioni.
Scappo e mi nascondo e vedo un anima molto simile a me, mi avvicino per chiederle aiuto e… sono io! :-  cosa succede? mi chiede l’anima.
Sono in pericolo aiutami, ho chiesto aiuto a molte altre anime ma non vogliono aiutarmi.
Almeno tu  aiutami! l’anima risponde:-
fidati solo di te stessa solo tu puoi aiutarti.
Le altre persone non ti daranno mai una mano nemmeno se stai sull’orlo di un burrone e stai per cadere.
Ad un certo punto l’anima entra dentro il mio corpo. Controllo, se il lupo se ne è andato e finalmente osservo che non c’è più ma vedo verso di me arrivare un cane a tre teste: sono le mie delusioni.
La delusione più dolorosa si trova al centro delle teste pronta a sbranarmi viva.
Mi arrampico su un albero per non essere presa e se ne vanno.
Ad un punto, l’albero si sgretola e cado a terra riconosco subito che è la mia ansia: cerco di rimettere tutto apposto ma non ci riesco.
Vado via perché tutto intorno a me sembrava strano.
Il cane a tre teste diventa sempre più grande  e alto.
L’albero sgretolato si rimette in sesto, le bolle  tornano come prima (solo acide), le anime diventano demoni, e la lupa diventa il nostro più grande degli altri, ma non vedo la farfalla..
Si alleano tutti, io sono l’unica, piccola in confronto a loro, con tanta paura repressa dentro. Loro pronti a combattere, io ferma immobile con i piedi piantati nel terreno non riuscendo a muovermi
loro avanzano sempre di più.
Mi scendono lacrime e lacrime, cado a terra coprendomi la faccia e il mio viso è rosso e lacrimante.
Sperando di farcela. Non ce la faccio e mi uccidono ma non uccidono la mia anima.


Mattia. IC A. Manzi

  L’ avventura Dantesca


di Mattia


Ci troviamo nel 1316 dove Dante e il suo amico Virgilio decidono di mettersi all’avventura.

Quindi preparano l’occorrente giusto e salutano i loro genitori,

Virgilio: dove andiamo?

Dante: andiamo sopra la montagna dell’inferno.

Virgilio: ma non è pericoloso?

Dante: no no fidati, abbiamo l’equipaggiamento adatto per salire sopra alla montagna.

Virgilio: va bene mi fido, ma andiamo domani mattina?                                         

Dante: certo che no, andiamo adesso.

Virgilio: Dai io ho sonno adesso.

Dante: non importa sarà un’avventura fantastica.

Dante: Andiamo!

Dante e Virgilio si mettono in viaggio e secondo Dante andando in mezzo a una selva ci mettevano meno tempo rispetto alla strada che Virgilio voleva fare, il quale decise di seguire Dante, dopo cinque minuti vede un sentiero che portava dentro una selva oscura, e Dante pensava che fosse il sentiero giusto cioè quello vicino casa loro.

Dante: wow! Che bello questo posto.

Virgilio non risponde ma nel mentre Dante sente dei passi che assomigliavano a quelli di un animale,

Virgilio: che cos’ era?

Dante: non so ma penso che sia stato te.

Virgilio: ti giuro che non sono stato io.

Dante: AAAAAAAH!

Virgilio: cosa c’è?

Dante: dietro di te…

Virgilio: AAAAAAAAH!

Dante: SCAPPAAAAAAA!

Dopo dieci minuti, che Dante e Virgilio sono nascosti dietro un albero decidono di continuare il loro viaggio verso la cima dell’inferno.

Dante: ecco la montagna, dai iniziamo a salire.

Virgilio: va bene…

Mentre salgono la montagna delle anime provenienti dall’interno dell’inferno, li inseguono.

Dante: Dai manca poco per arrivare in cima e mettere la nostra bandiera!

Virgilio: io direi proprio di no…

Dante: perché?

Virgilio: ci sono delle anime sotto di noi.

Dante: allora sbrighiamoci.

Dopo 5 minuti, riescono a salire in cima e Dante decide di lanciare qualche sassolino sotto in modo da ostacolare le anime.

Le anime cadono di sotto e per finire la loro avventura Dante e Virgilio insieme prendono la loro bandiera e la piazzano al centro della cima della montagna.

Dante: URRAAA!

Virgilio: SIIIIII!


Patrick. IC A. Manzi

 Il viaggio dopo l’inferno


di Patrick


Ciao, mi chiamo Patrick e mentre pulisco la mia cantina,trovo tra le scatole,uno strano test,una specie di pergamena, sembra scritta in latino o forse in volgare,era piena di polvere,con dei pezzi che non si riuscivano a leggere, però,ci proverò.

Si racconta della Divina Commedia, del continuo del viaggio, dell’inferno al purgatorio,inizio a leggere.
Dante racconta questo viaggio.

“Dopo essere usciti da quello strano e spaventoso luogo io e Virgilio vediamo una strana montagna.

Chiesi a Virgilio “tu che mi hai guidato fin qui, dimmi ora cos’è quella montagna che sporge alla coda del mio occhio?” Virgilio mi rispose con voce ferma ”ingenuo fiorentino quella è la montagna del purgatorio, dove ci sono che solo con le preghiere dei loro cari possono salire in paradiso, io mi lascio fuori e ci vedremo alle porte del purgatorio.

Dovrai superare una prova contro Lucifero il diavolo, ciao a dopo”

Pensai tra me e me e ora cosa faccio?

Io non so proprio che dirgli al diavolo, feci un passo avanti e vedevo già in lontananza le ali di Lucifero,avevo molta paura e pensavo,

“sono sicuro che quando arrivo lì di fronte a lui mi mangerà in un sol boccone”.

Sentivo il vento gelido provocato dalle ali di Lucifero,in pochi minuti arrivò di fronte a lui,mi disse:”piccolo fiorentino vestito in rosso,dimmi perchè sei venuto sei venuto giù nell’inferno?”

risposi “mi scusi se la ho disturbata ma è per scrivere un libro che in futuro leggeranno tutti” il diavolo si mise a ridere “per quale motivo dovrebbero leggere un libro sull’inferno?” risposi”non so il perchè ma so che potrebbe interessare,provi a leggerlo” il diavolo mi guardò e si mise a leggere.

Mi disse “bravo fiorentino in rosso mi hai descritto bene, e io che pensavo che eri venuto per farti una risata con tutte le anime.

Allora puoi descrivere anche le anime del purgatorio, prego”.

Dissi a virgilio che avevo avuto molta paura ma è andata bene.

Io Patrick sempre, mi dissi tra me e me “wow pensa i soldi che ci farò”.


Syria. IC A. Manzi

 di Syria


Dante muore e Virgilio piange per l’accaduto, mentre Paolo e Francesca cercano di farsi vedere dispiaciuti per l’accaduto. Virgilio dice ad alta voce:” ORA DOBBIAMO SCOPRIRE CHI E STATO! IO HOGIA UNA MEZZA IDEA DI CHI POSSA ESSERE STATO IL COLPEVOLE.” Virgilio crede che sia stato Lucifero ad uccidere Dante ed esclama ad alta voce:” FORZA, ANDIAMO DA LUCIFERO!” Si incamminarono e dopo qualche ora finalmente arrivarono dove avrebbe dovuto esserci Lucifero, che però era scappato e c’erano delle impronte. Le seguirono e trovarono Lucifero morto. Paolo allora propose :” ANDIAMO DA DANTE,PENSEREMO LI.” Una volta giunti dove si trovava il corpo del poeta, videro che era scomparso. Virgilio pensò tra se e se:” SECONDO ME SONO STATI PAOLO E FRANCESCA.” Nel mentre erano tutti fermi a pensare e videro improvvisamente uno spiraglio di luce e si accorsero che tutte le anime dell’Inferno si erano calmate. Virgilio, Paolo e Francesca esclamarono in coro:” SONO LRO CHE HANNO TOLTO LA VITA A LUCIFERO!” Continuarono a camminare per giorni senza trovare un indizio, finchè all’improvviso comparve Dante che disse:” STATE ATTENTI!” Virgilio scappò spaventato mentre Paolo e Francesca andarono a cercare aiuto. Incontrarono Ulisse, al quale raccontarono tutta la storia. Lui sapeva chi era veramente Virgilio, ma gli altri no, così decise di chiamare Beatrice. Le raccontò la vicenda e lei li ragiunse immediatamente decisero di tornare tutti insieme dove era stato ucciso Dante e cominciarono a pensare che il colpevole fosse stato Paolo. Scapparono. Francesca si era innamorata di Ulisse, ma non sapeva che lui stesse insieme a Beatrice, così Francesca prese coraggio e confessò ad Ulisse i suoi sentimenti, ma venne rifiutata. Presa dalla rabbia quando Francesca rimase sola con Beatrice, la uccise. U lisse seppe tutto e decise di ucciderla per vendicarsi. Ma quando andò da lei, era già morta. Chi era allora il colpevole? E stato Virgilio, che in realtà era Lucifero il vero Virgilio venne ucciso dal Conte Ugolino che fece un patto con Lucifero per poter vendicarsi dell’amore rifiutato da Beatrice.


Valerio. IC A. Manzi

 L’ assassinio di Paolo

di Valerio

Un giorno nell’ Inferno, è stata trovata a terra un’ anima morta. 

L’ anima era di  Paolo, l’ amante di Francesca che è stato ritrovato a terra. Accanto a questa anima si vedevano altre anime e tra le più disperate c’ era l’ anima di Francesca.

C’ erano molti sospettati, si vociferava fosse stato addirittura  il Demonio, ma poteva essere stato anche:

Ulisse, Caronte,Ugolino, Francesca, Virgilio o Dante.

Si pensava a Ulisse che amava molto la vita avventurosa e che in quel momento stava  provando a scappare dall’ Inferno per  provare a andare  nel Paradiso dato il suo spirito avventuriero.

Caronte in quel momento stava portando le anime dannate, infatti lui si proclama innocente da quando la storia si è espansa.

Ugolino stava mordendo le teste alle anime quindi in quel momento era impegnato a sfogare la sua ira.

Francesca, la sua amata nella vita terren , che si trovava con lui nell’ Inferno si pensava fosse stata tutto il tempo con lui dato il suo amore ma lei dice che in quel momento passeggiava nel cerchio dell’ inferno e poi si è persa Paolo.

Virgilio e Dante esploravano l’ Inferno e Dante dice che si trovava in un altro cerchio diverso da quello di Paolo.

Il Demonio stava mangiando anime e quindi l’ attenzione va su di lui. Ma così la storia è scontata, chiaramente il demonio è il più forte e il più cattivo.

Pensando a tutti i notri personaggi visti all’ Inferno ognuno ha qualcosa di sospetto, Ugolino essendo già stato accusato di aver mangiato i figli può benissimo averlo rifatto ma lui non ha mai confessato il suo peccato.

Caronte il traghettatore arrabbiato in quel momento era troppo impegnato a portare le anime di qua e di là per l’ Inferno quindi non avrebbe avuto il tempo.

Ulisse è troppo impegnato a pensare a una nuova avventura e a  volere scappare per avere la libertà per uccidere un'altra anima, Ulisse considerandosi un eroe e un personaggio molto importante non si perde in queste cose.

Quindi sembrano tutti innocenti, ma ecco che spunta un particolare: Ulisse mentre stava provando a scappare dall’Inferno ha visto che Francesca aveva un dente sporco di sangue e Paolo viene ritrovato morto con un morso molto grande.

A questa punto Francesca confessa, infatti era possibile che due amanti che stavano sempre insieme all’ Inferno all’ improvviso non si sono più visti?

Francesca dice come giustificazione che si era dispiaciuta di averlo morso e che si era subito pentita perché lui non voleva più stare con lei e che lui si era anche pentito in vita terrena di aver tradito il fratello.

Appena è stata scoperta, come punizione è stata portata dal Demonio e lui l’ha mangiata come usava fare.