Ulisse e il viaggio nel tempo
Lorenzo
Dante durante il suo viaggio all’inferno incontra nell’ottavo girone Ulisse che imprigionato in una grande fiamma vicino al suo amico più fedele Diomede, narra al poeta le sue strabilianti avventure che gli sono accadute dopo il suo ritorno a Itaca.
Era il 325 a.c., Ulisse viveva beatamente con Penelope.
Un giorno si stancò di fare sempre le stesse cose e così salutò la moglie e partì per il mare.
Mentre viaggiava beato lo raggiunsero dei pirati, avevano la barba lunga e bianca, i vestiti strappati, lerci e rossi, una benda sull’occhio, una nave con lo stemma del teschio sopra e come punta del veliero una sirena.
Ulisse grazie alla sua furbizia riuscì ad aggirarli, ma una delle loro “bombe del tempo”, così chiamate dai pirati, lo colpì. La bomba lasciò del fumo e i pirati scomparvero.
Ulisse continuò il suo viaggio imperterrito e riuscì ad attraccare con la sua nave in Finlandia dove camminando per molto tempo vide una città molto grande.
Corse giù dalla montagna con la sua lancia bella stretta e appena vide una persona gli chiese «scusi giovine dove mi trovo?», «signore si trova a Helsinki», rispose il passante.
«Helsinki? » chiese Ulisse, «si, è la capitale della Finlandia lei è il benvenuto» rispose il passante.
«senta io non mi dovrei trovare qui, questa non è la Fidandia come la chiamate voi»
«Finlandia» lo corresse il passante.
«vabbè, poco mi importa, questa è la Scandinavia» rispose Ulisse.
«si…la Scandinavia 3000 anni fa…» e facendo un piccolo sorriso l’uomo se ne andò.
Ulisse pensò ”forse quella bomba del tempo mi ha teletrasportato qui…” rincorse il ragazzo e gli chiese «scusi, in che anno siamo?», lui rispose «nel 1938 signore».
Dette queste parole iniziò ad esplorare il territorio per provare a scappare, ma niente.
Passarono 2 anni e Ulisse faceva il muratore, aveva una casa e un lavoro ma si sentiva triste perché la gente non era curiosa e avventurosa; allora pensò: “se mi candido presidente riuscirò forse a scappare e a rendere la gente più curiosa”. Così ci provò la prima volta, ma non ci riuscì, ma la seconda ci riuscì grazie a un bellissimo discorso e diventò presidente.
La sua nuova casa era grande e spaziosa, luminosa con i muri bianchissimi e ampie vetrate, la camera da letto aveva un letto matrimoniale molto grande e la stanza era decorata con molti quadri ed una cabina armadio.
Riuscì a far diventare più curiose le persone grazie ai suoi discorsi.
Molti anni dopo di notte mentre Ulisse dormiva sentì un rumore, si alzò e vide un portale che lo risucchiò, ritrovandosi in mare con la sua nave come se non fosse successo nulla.
Ulisse voleva raccontare tutto al figlio ma la sua missione compiuta doveva rimanere segreta, così Zeus lo fece morire durante una tempesta.
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