Esperienze didattiche e raccolta di video, documentari, disegni, articoli di giornale, realizzati a scuola

venerdì 25 marzo 2022

Lorenzo. IC A. Manzi

 Ulisse e il viaggio nel tempo


Lorenzo 

Dante durante il suo viaggio all’inferno incontra nell’ottavo  girone Ulisse che imprigionato in una grande fiamma vicino  al suo amico più fedele Diomede, narra al poeta le sue  strabilianti avventure che gli sono accadute dopo il suo  ritorno a Itaca. 

Era il 325 a.c., Ulisse viveva beatamente con Penelope. 

Un giorno si stancò di fare sempre le stesse cose e così  salutò la moglie e partì per il mare. 

Mentre viaggiava beato lo raggiunsero dei pirati, avevano  la barba lunga e bianca, i vestiti strappati, lerci e rossi, una  benda sull’occhio, una nave con lo stemma del teschio  sopra e come punta del veliero una sirena. 

Ulisse grazie alla sua furbizia riuscì ad aggirarli, ma una  delle loro “bombe del tempo”, così chiamate dai pirati, lo  colpì. La bomba lasciò del fumo e i pirati scomparvero. 

Ulisse continuò il suo viaggio imperterrito e riuscì ad  attraccare con la sua nave in Finlandia dove camminando  per molto tempo vide una città molto grande. 

Corse giù dalla montagna con la sua lancia bella stretta e  appena vide una persona gli chiese «scusi giovine dove mi  trovo?», «signore si trova a Helsinki», rispose il passante.

«Helsinki? » chiese Ulisse, «si, è la capitale della Finlandia  lei è il benvenuto» rispose il passante. 

«senta io non mi dovrei trovare qui, questa non è la  Fidandia come la chiamate voi» 

«Finlandia» lo corresse il passante. 

«vabbè, poco mi importa, questa è la Scandinavia» rispose  Ulisse. 

«si…la Scandinavia 3000 anni fa…» e facendo un piccolo  sorriso l’uomo se ne andò. 

Ulisse pensò ”forse quella bomba del tempo mi ha  teletrasportato qui…” rincorse il ragazzo e gli chiese «scusi, in che anno siamo?», lui rispose «nel 1938 signore». 

Dette queste parole iniziò ad esplorare il territorio per  provare a scappare, ma niente. 

Passarono 2 anni e Ulisse faceva il muratore, aveva una  casa e un lavoro ma si sentiva triste perché la gente non  era curiosa e avventurosa; allora pensò: “se mi candido  presidente riuscirò forse a scappare e a rendere la gente  più curiosa”. Così ci provò la prima volta, ma non ci riuscì,  ma la seconda ci riuscì grazie a un bellissimo discorso e  diventò presidente.

La sua nuova casa era grande e spaziosa, luminosa con i  muri bianchissimi e ampie vetrate, la camera da letto  aveva un letto matrimoniale molto grande e la stanza era  decorata con molti quadri ed una cabina armadio. 

Riuscì a far diventare più curiose le persone grazie ai suoi  discorsi. 

Molti anni dopo di notte mentre Ulisse dormiva sentì un  rumore, si alzò e vide un portale che lo risucchiò, ritrovandosi in mare con la sua nave come se non fosse  successo nulla. 

Ulisse voleva raccontare tutto al figlio ma la sua missione  compiuta doveva rimanere segreta, così Zeus lo fece  morire durante una tempesta.


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