RACCONTO ISPIRATO A DANTE
La notte fra il 25 e il 26 settembre dell’anno 2000, Giovanni Rossi, un ventisettenne con un buon carattere ma molto pauroso, si accorge di essersi sperduto in una foresta, la quale si trova all’interno di un labirinto.
Il ragazzo impaurito e preso da un’angoscia mortale, pensa che per lui sia la fine; ma dopo essersi ripreso, si incammina alla ricerca di qualcuno o qualcosa.
Passo dopo passo Giovanni inizia a scoprire sempre nuove cose dell’ambiente in cui si trova e scopre di avere una dote, quella di poter capire cosa dicono gli animali, il giovane quindi riesce a far amicizia con molti di questi tra cui un lupo e una volpe.
Dopo circa un mese dall’inizio dell’avventura Giovanni vede in lontananza una collina e incuriosito si incammina verso di essa. Fatta notte il ragazzo continua comunque a camminare fino a quando si ritrova davanti a sé un essere vivente stranissimo, un alienuomo, una creatura metà aliena e metà uoma, il ventisettenne impaurito vuole scappare, ma ad un tratto l’essere inizia a parlare:
- Ciao, io sono Lux e se vuoi ti aiuterò ad uscire da qui, ma dovrai affrontare tre prove!
- Chi sei? Da dove vieni? – disse Giovanni impaurito
- Io sono un alienuomo, vivo qui, il mio compito è quello di proteggere e aiutare tutti gli esseri umani intrappolati in questa foresta.
-Veramente!? E potrai aiutare anche me?
-Si, io ti aiuterò ad uscire da qui se tu lo vorrai.
Dopo essersi conosciuti i due riuscirono ad arrivare sulla collina, ma non fu così semplice perché dovettero affrontare la prima prova che consisteva nell’oltrepassare una massa di sostanze liquide velenose di cui non si sapeva l’origine, questa prova fu molto difficile da superare infatti Giovanni e Lux ci misero più di due giorni per provare a superarla, ci riuscirono solo grazie all’aiuto di due aquile di dimensioni enormi, grazie a queste riuscirono a sorvolare i liquidi velenosi e ad arrivare fino alla collina; questa era la prima prova da superare per poter uscire dal labirinto.
Oltrepassata la collina Giovanni si ritrovò nella savana, Lux invece era rimasto nella foresta, ma aveva detto al ragazzo di non preoccuparsi perché ci sarebbe stato un suo amico che lo avrebbe aiutato a superare le altre prove, quindi Giovanni si mise a camminare per cercare quell’amico.
Fatta sera il ragazzo si fermò per riposare ed è proprio lì che conobbe Spok, l’amico di Lux, i due si presentarono e dopo una lunga chiacchierata si addormentarono.
La mattina seguente si incamminarono verso l’altra collina che si vedeva in lontananza; passati giorni e giorni a camminare Spok e il ragazzo dovettero affrontare la seconda prova, che consisteva nell’oltrepassare le sabbie mobili, una prova molto difficile e pericolosa; i due non avevano la minima idea di come poter superare le sabbie, ma ad un tratto a Giovanni gli venne in mente che forse con l’aiuto di qualche animale potevano superare la prova, e quindi istantaneamente pensarono alla tigre che con il suo balzo felino poteva saltare le sabbie, il ragazzo quindi con la sua dote del poter parlare con gli animali spiegò tutto a due tigri e loro si fecero “cavalcare”, grazie a queste riuscirono ad oltrepassare le sabbie mobili e si avvicinarono sempre di più alla seconda collina.
Superata anche questa prova ne rimaneva solo una la quale consisteva nel sopravvivere e nell’oltrepassare una massa di leoni accaniti. Per loro però fu molto semplice perché Giovanni sapeva comunicare con gli animali, essi infatti non attaccarono e gli fecero proseguire il cammino.
Dopo aver superato l’ultima prova e aver oltrepassato la collina Giovanni riuscì ad uscire dal labirinto.
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