Esperienze didattiche e raccolta di video, documentari, disegni, articoli di giornale, realizzati a scuola

mercoledì 24 marzo 2021

Cristian 3A

Dante's Agency

Un giorno un giovane ragazzo, di nome Marco, era seduto sul divano di casa sua e all'improvviso gli arriva una chiamata da un numero sconosciuto. Marco decide di rispondere, al telefono era una ragazza che aveva 30 anni, ma per la sua età aveva una voce molto delicata e graziosa. Nella chiamata con Marco lei non gli dice come si chiama, ma gli dice solo che non gli dirà il suo nome finché non si incontreranno. 

Marco un po' spaventato ma anche curioso decide di dargli appuntamento il 24 maggio alla piazza “Dell'Albero” che è la principale della città di Firenze, ed era stata nominata dall'UNESCO “La piazza più bella del mondo”.  In quella piazza c'erano molti alberi, che in primavera facevano i fiori di tutti i colori, e al centro c'era una magnifica fontana a forma di sirena che aveva una coda molto lunga. Marco era veramente tanto curioso che nei giorni prima dell’appuntamento prova a trovare delle informazioni sulla ragazza sconosciuta, lui non trovò nulla, l'unica cosa che aveva trovato era una sua foto, lei aveva capelli viola e rosa, in quella foto portava il rossetto blu e assomigliava ad una sua prozia. 

Arrivò il fatidico giorno, il 24 maggio, la ragazza e Marco si incontrano al punto stabilito e la ragazza rivelò il suo vero nome che era “Giovanna”, a lei piacevano molto le gite e le escursioni, quindi Marco per provarla a conquistare sceglie di andare insieme a lei in un folto bosco a fare un picnic. Marco aveva sentito parlare molto bene di questo bosco che si trovava poco lontano da Firenze, quindi decide di portarci Giovanna, e lei con il suo spirito da esploratrice accetta subito senza pensarci su. Loro due si danno appuntamento alla fermata del treno “Dante Alighieri”, che prende il nome dal detective più bravo di Firenze.  

Giovanna aspettava il momento in cui sarebbe andata con Marco nel bosco con tanta ansia e non riusciva a dormire la notte per l'emozione. Il giorno arrivò, Giovanna e Marco presero il treno insieme e per tutta la durata del viaggio parlarono del loro passato e della loro vita, in quell’occasione Marco era riuscito a capire che la ragazza aveva perso tutti e due i genitori, quindi era rimasta in affido alla zia e allo zio. Appena il treno aprì le porte i due corsero per prendere un taxi che li doveva portare fino al bosco, il tassista andava parecchio veloce, e i due arrivarono molto in fretta. Arrivati al bosco loro due erano soli, con loro non c'era nessuno, ma per l'emozione decisero lo stesso di addentrarsi nel bosco. All'entrata dove c'era una piccola pianura c'era un cartello, in mezzo al nulla, che stava quasi cadendo per terra, con la scritta “Dangerous!”, i due ragazzi non sapevano tanto l'inglese quindi decidono di proseguire, ignorando completamente il cartello. Marco e Giovanna camminano per un bel po', allontanandosi sempre di più dall entrata, arrivata l'ora di pranzo decisero di stabilirsi per mangiare vicino ad un albero che era completamente caduto, a causa di un forte temporale che c'era stato pochi giorni prima, però alla sua base c'era una fossa abbastanza grande per riuscire a trovare lo spazio per mangiare. Loro due si accorgono che il proprio telefono non prendeva, quindi erano persi in un fitto bosco con tanti animali intorno e senza la possibilità di fare una chiamata. Per fortuna i due riescono a mangiare e subito dopo riprendono il cammino per provare a uscire da quel bosco, quindi decidono di dividersi così ognuno poteva provare a trovare un'uscita. 

Giovanna e Marco si erano dati un punto d'incontro, che era l'albero in cui avevano mangiato, in cui si dovevano ritrovare passata un'ora. Dopo un'ora Marco riesce a ritornare a quell'albero ma non c'erano segni di Giovanna, che nel frattempo era riuscita a trovare l'uscita di quel bosco. Marco molto impanicato decide di chiamare la madre, ma solo dopo si ricorda che non c'era nessuna connessione, a quel punto decide di incamminarsi verso la direzione in cui era andata Giovanna. A Firenze la madre di Marco, di nome Antonia, sente per una frazione di secondo squillare il telefono, era la chiamata di Marco. Antonia era molto agitata perché il figlio gli aveva detto che sarebbe ritornato entro le quattro del pomeriggio, ma le quattro erano passate da due ore, quindi decide di andare a sporgere denuncia per la scomparsa del figlio all'azienda, di nome Dante s agency, dove lavorava Dante Alighieri. Appena Antonia sporge denuncia di scomparsa iniziano le ricerche per Marco, lei consegna alla Dante s agency anche il suo telefono per provare a rintracciare la chiamata. Nel mentre Giovanna decide di proseguire il sentiero che aveva trovato al di fuori del bosco. Alla fine di questo sentiero si trovavano due scale una che portava verso su e una che portava verso giù, lei decide di prendere quella che andava verso su, anche Marco riesce ad arrivare al bivio, ma lui sceglie di prendere le scale che vanno verso giù. Giovanna era molto contenta di andare in quel posto perché lei aveva un vero e proprio spirito di esploratrice dentro di sé, invece Marco non era proprio contento, lui voleva solo ritrovare Giovanna. Tutti e due durante il loro tragitto incontrano delle persone molte strane, da Giovanna erano tutti vestiti bene e di bianco mentre da Marco erano tutti vestiti con dei veri e propri stracci neri addosso, più lui scendeva e più i vestiti delle persone erano rossi mentre Giovanna più saliva e più i vestiti delle persone erano celesti. 

La discesa o la salita per i due era infinita ma dopo molte ore riescono ad arrivare alla fine, da Marco c era un mostro gigantesco tutto rosso, lui aveva la faccia da uomo con il corpo da cavallo e le zampe da ragno ma al posto della coda aveva un pungiglione, Marco quando vide questo mostro si mise molta paura ma il mostro era ostile e parlava, il mostro disse a Marco:” Da dove vieni?” e Marco rispose:” Io sono qua per ritrovare la mia amica Giovanna” il mostro:” quindi tu non sei qui perché hai commesso un enorme peccato? Se non è così ti lascio andare, devi passare attraverso questa spaccatura nella terra” Marco consolato supero il mostro e in quella spaccatura c'era una luce fortissima che lo accecò, al centro di quella luce notò una sagoma molto sfogata, più si avvicinava e più vedeva meglio, ad un certo punto lui disse:” Ma questa è Giovanna” e lei rispose:” Finalmente ci siamo rincontrati" loro due si abbracciarono e tutti e due dissero in coro:” Che avventura!” tutti e due erano felici ma si resero conto di una cosa che anche se erano insieme erano sempre dispersi nel nulla. Intanto Dante Alighieri attraverso la chiamata che aveva fatto Marco alla madre aveva localizzato la posizione di Marco durante la chiamata. La Dante's Agency si diresse nelle coordinate che erano state prese dalla chiamata, appena arrivati si resero conto che in quel posto non c'era nessuno, quindi il detective Dante Alighieri inizio a cercare tracce di Marco e Giovanna. Ad un certo punto dopo un centinaio di metri Dante trovò attaccato ad un albero un tovagliolo, che molto probabilmente avevano usato Giovanna e Marco per mangiare, su cui c'era scritto “CI SIAMO SMARRITI IN QUESTA SELVA OSCURA E LA VIA DI CASA ABBIAMO PERSO, SE VOLETE TROVARCI PROSEGUITE DRITTO E TROVERETE UN BIVIO” Dante iniziò a camminare dritto e riuscì a trovare il bivio, lui disse che era meglio prendere le scale che andavano verso su perché da fuori sembravano più pacifiche, per quei colori bianco e celeste. Nello stesso momento Marco e Giovanna decisero di tornare su attraverso le scale che aveva preso Marco, lui quel posto, per i colori, l'aveva soprannominato “Inferno”, invece dove era andata Giovanna lei lo aveva chiamato “Paradiso”. 

Arrivati all'uscita non c'era nessuno, però Marco si accorse che il suo messaggio non c'era più e pensò che qualcuno lo aveva trovato e lo aveva preso, lui disse subito a Giovanna:” Qualcuno è venuto a salvarci” Giovanna era strafelice, loro due aspettarono le presunte persone che erano venuti a salvarli al punto dove Marco aveva lasciato il bigliettino. Ad un certo punto loro vedono arrivarsi incontro un enorme squadra tutti con un camice blu e insieme a queste persone c'era anche la madre di Marco, lui appena la vide disse:” Mammaaaaa!  Che bello!” Marco e la madre si abbracciarono e si misero tutti e due a piangere e Antonia disse:” Finalmente ti abbiamo trovato!”. Lui insieme a Giovanna e Antonia dissero in coro:” Grazie signor Dante Alighieri! Lei è stato gentilissimo!”  lui rispose:” Prego, questo è il mio lavoro”. Tutti tornarono felicemente a Firenze, e i due ragazzi ancora un po' turbati da questa avventura, decidono che per il loro prossimo appuntamento scelgono un posto più tranquillo di un fitto bosco, come il tavolo di un bar vicino casa. 

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