Dante 700+1
di Daniele
Dante, nel suo viaggio all’Inferno, incontra Ulisse che imprigionato in una fiamma, gli racconta cosa e’ accaduto dopo il suo ritorno a Itaca. Comincia cosi’ il racconto del guerriero Acheo….
“ Tornato nella mia citta’, mi sono reso conto che in fondo io non ero fatto per rimanere fermo in un posto. Volevo scoprire il mondo!! E cosi’ sono ripartito, andando in tanti luoghi dove ho incontrato amici e nemici.
La mia prima tappa e’ stata Sparta dove ho rivisto Menelao, che all’inizio non mi riconosce e poi mi dice:” Bentornato Ulisse, ti stavo aspettando!” Ed io gli chiedo se vuole venire con me alla scoperta del mondo , ma lui mi dice che non puo’ perche’ deve andare da suo fratello Agamennone che ha bisogno di aiuto. Io sono triste per la risposta e riparto per una nuova tappa.
Mentre sto’ navigando, passo vicino alla citta’ di Troia e noto delle persone riunite, cosi’ incuriosito mi fermo per capire cosa sta’ succedendo: si stava celebrando un funerale, riconosco quel corpo inerme, era Achille. Tra la gente riconosco sua madre, Teti ,allora mi avvicino e le dico”: Mi dispiace, le mie condoglianze. Era un bravo guerriero, il piu’ forte tra gli Achei , purtroppo il giorno della sua morte e’ arrivato.” Teti non mi dice nulla e disperata se ne va’ via. Nel frattempo sento una voce, era quella di Achille che mi dice di stare attento e di non farmi ingannare da nessuno. Ero sorpreso, incredulo, ma tornai a navigare. Dopo un po’ che ero in mare sento dei rumori assordanti vicino l’Olimpo e ho capito subito chi era: Polifemo, che era molto arrabbiato con me perche’ aveva perso la vista dopo una lunga lotta che avevamo avuto qualche anno prima, quindi sapevo che voleva farmi fare la stessa fine. Non rimasi a lungo, sono ripartito in fretta.
Nella tappa successiva, ho incontrato Diomede e gli ho chiesto:” Vuoi venire con me? Sto andando alla scoperta del mondo!”. E lui ha accettato, naturalmente nessuno dei due sapeva a cosa stavamo andando incontro. Abbiamo visto in lontananza un’isola e ci siamo avvicinati, era Ogigia e c’era Calipso che mi cercava da tanto tempo per vendicarsi perche’ l’avevo ingannata promettendole amore eterno,invece un bel giorno sono scappato lasciandola sola.Io e Diomede abbiamo cercato di fuggire ma lei ha scatenato su di noi una terribile tempesta: il cielo era nero e c’erano dei forti fulmini. Si creo’ un enorme vortice che fece sobbalzare per tre volte la nave, ma alla quarta essa viene risucchiata e il mare si e’ richiuso sopra di noi inghiottendoci. Ed eccoci qui, nell’ottavo cerchio, in particolare nell’ottava bolgia, dove scontano la loro pena le persone che sono ritenute dei traditori perche’ sulla Terra hanno ingannato gli altri, facendo un uso sbagliato della propria intelligenza. Ecco come siamo arrivati qui Dante, ecco perche’ siamo all’Inferno!!”.
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