LA DIVINA PANDEMIA
NEL DODICESIMO ANNO DELLA MIA VITA
MI RITROVAI CON UNA PANDEMIA ASSAI DURA
CHE LA NORMALITA' DI PRIMA ERA SPARITA
LA CITTA' SEMBRAVA UNA RADURA
E TUTTI CHIUSI IN CASA A FAR LA PIZZA
PER CERCARE DI SCACCIARE LA PAURA
E MENTRE PAPA' FA LA FILA, MAMMA IGIENIZZA
LA GENTE SUL BALCONE CANTA
E CONTE ALLA TV CHE LI TRANQUILLIZZA
IO NON SO BEN CAPIRE COME ERA ANDATA
LA STORIA DEL PIPISTRELLO PER LA CENA
CHE CI AVEVA ROVINATO OGNI GIORNATA
MA LA SCUOLA ERA CHIUSA PER LA QUARANTENA
I COMPAGNI E I PROFESSORI DIETRO UNO SCHERMO
PARLAVANO DI TORNARE PRESTO AD UNA VITA SERENA!
VISTO COSI' TUTTO IL MONDO SEMBRAVA FERMO
LE STRADE, I NEGOZI, GLI UFFICI ERANO VUOTI
E TANTA FILA AL SUPERMERCATO, LO CONFERMO!
CON LA QUARANTENA ABBIAMO SCOPERTO NUOVE DOTI
SIAMO DIVENTATI TUTTI ESPERTI DI CONNESSIONI
PER RIVEDERE SIA I NONNI CHE I NIPOTI.
ED OGGI CHE RINCHIUSI SIAMO DI NUOVO NELLE ABITAZIONI
NON POSSIAMO FAR ALTRO CHE ATTENDERE FIDUCIOSI
CHE IL VIRUS IL MONDO FINALMENTE ABBANDONI.
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